Accompagnatore per donne: cosa c’è dietro la maschera?
Alla scoperta del vero volto di un accompagnatore per donne
Quando si vive un gigolò, il più grande desiderio nascosto di ogni donna è togliere la maschera del personaggio e vedere il reale uomo che si nasconde al di là dell’accompagnatore per donne. Forse istinto di seduzione, forse l’emotività, ma la donna cerca principalmente di legarsi alla vera identità.
Nel mercato delle escort donne è molto diverso, in quanto l’uomo principalmente vive la escort per soddisfare un bisogno sessuale, ma non sempre ne è emotivamente legato. Si potrebbe semmai creare una sorta di infatuazione nel lungo termine, poiché l’uomo comincia ad idealizzare come amante la escort. Per la donna invece è diverso.
Il bisogno di compagnia non è guidato principalmente da un istinto sessuale, ma da un bisogno di esprimersi o affermarsi. A volte queste emozioni servono a colmare dei vuoti, a volte a marcare la propria identità. Quando la connessione è molto forte, si può addirittura desiderare fortemente l’intimità.
A questo punto, per la donna scatta un effetto pericoloso, il desiderio di uscire dal “gioco”, togliere quella maschera e rendere il sogno… reale.
La realtà oltre la maschera dell’accompagnatore per donne
Ma è veramente saggio uscire da questo sogno? Per quanto possa essere spontaneo l’uomo con il quale si vive questa magia, bisogna sempre ricordare i propri ruoli. Gli incontri possono essere anche ripetuti.
Si possono creare amicizie e legami continuativi fra un accompagnatore per donne e le sue clienti. Ma questi tipi di legami non dovrebbero mai prescindere dal fatto che c’è una regola imprescindibile, ovvero un “rapporto professionale”.
Il desiderio di strappare quella maschera e conoscere la reale persona può portare a due problematiche. L’innamoramento o la perdita delle regole. Innamorarsi di un gigolò potrebbe essere un’esperienza stupenda, ma ha più il sapore di una sfida che di una reale ricerca di felicità e stabilità affettiva.
Si potrebbe mai amare un accompagnatore per donne e poi condividerlo con centinaia di donne? Si potrebbe pretendere che un gigolo cambi quando è stata proprio la sua natura particolare ad attrarre la donna? Sono discorsi molto complessi, possono capitare casi in cui nasca un rapporto esclusivo fra accompagnatore per donne e cliente, ma sono rari e di solito non sono esattamente bilanciati come coinvolgimento. Uno dei due rischia di diventare lo strumento dell’altro in una lotta di trasgressione e un gioco di ego.
Il rispetto per la maschera dell’accompagnatore per donne
Il volto del gigolò non va infranto. Un gigolo riesce ad esprimersi al meglio se il suo ruolo di accompagnatore è riconosciuto e apprezzato. Spesso si teme che “comprando” un gigolò le sue emozioni siano totalmente finte e tutta l’esperienza sia falsata.
Questa cosa non è sempre vera. Un accompagnatore per donne potrebbe essere sinceramente coinvolto dall’incontro e dalla persona, ma questo non deve mai dare per scontato il fatto che per accedere a quel mondo si debba passare per la porta. E quella porta ha una chiave ben precisa.
Rispettare la maschera vuol dire rispettare la vita di un uomo che ha costruito una professione concreta. Riconoscere e accettare la maschera permette all’accompagnatore per donne di sentirsi gratificato e dare il meglio di se.
Non bisogna aver paura che la maschera sia finta, quella maschera è sempre lo stesso uomo, ma è una lente attraverso il quale viene permesso di manifestare le sfumature della propria personalità. Sarebbe come cercare di conoscere un pittore senza passare per l’ammirazione dei suoi quadri, ma andando direttamente a parlare con l’artista.
Sicuramente si sentirebbe profondamente deluso. Togliere quella maschera vorrebbe dire mettere a nudo una persona che si sentirà rifiutata per ciò che è e che vuole essere.
Come la migliore esperienza da un incontro con un accompagnatore per donne?
Il modo migliore per vivere un’esperienza del genere è quella di tenere sempre gli occhi aperti su ciò che si sta vivendo e perché. Se vai sulle montagne russe ti diverti come una matta, ma sai che non stai volando realmente. Se vai al cinema a vedere un film horror ti spaventi e urli, ma sai che non morirai. Se vivi un accompagnatore puoi soddisfare qualunque fantasia, puoi sentirti corteggiata, puoi confidarti, puoi vivere le tue trasgressioni, ma non puoi innamorarti.
Ed è proprio questa la grande magia di un gigolò, la possibilità di farti provare delle sensazioni uniche, e senza trascinare le conseguenze nella propria vita privata. Per vivere questa magia quella maschera deve rimanere intatta, non va tolta.
Si vorrebbe creare un rapporto esclusivo? Si vorrebbe diventare “speciali” ai suoi occhi? Ci sono mille modi di farlo, ma rispettate sempre la sua natura di accompagnatore per donne. Non desiderate mai di rimuovere quel ruolo, perché in questo modo rifiutereste tutto il lavoro che lui ha creato, e stareste rigettando parte di lui.
Adorate il vostro gigolò? Volete essere speciali per lui ed essere felici insieme? Allora vivetelo da gigolò. Per il bene e per il rispetto di entrambi!
Io sono un accompagnatore per donne, e sono qui per farti vivere qualcosa che forse non potresti mai vivere in altri modi. Non dico che sia migliore o peggiore di altre esperienze, ma sicuramente unica.
Vuoi provare anche tu il brivido di vivere un’esperienza con un gigolò professionista? Non ti resta che chiamarmi! Un bacio.
2 Comments
Kris, ciò che dici è sacrosanto ma anche molto difficile! Hai fatto bene a distinguere uomo e donna. Un uomo cerca sesso, una donna cerca conferme ed emozioni, di conseguenza è molto facile che si affezioni al personaggio (vero o illusorio che sia) che gliele fa vivere. Basta essere chiari e affrontare la tematica con professionalità (che tu hai ampiamente dimostrato) e con serietà. Bisogna viverlo come un momento stupendo, non come una promessa di futuro o di matrimonio. Bisogna andare a cercare all’interno di questa avventura la riscoperta della propria femminilità e dei propri sentimenti. Altrimenti sarebbe come andare da uno psicologo e assegnare a lui la responsabilità di cambiare la nostra vita. Quella è una responsabilità nostra, lui ci da solo gli strumenti per comprenderci. Penso che la tua professione sia qualcosa di molto simile, tu fornisci delle emozioni, che non ti sovrapponi alla realtà. Bravo Kris! Ti chiamerò molto presto… sappilo 😉
Una maschera che chiede e da….Ma sì non si può voler andare oltre perché il personaggio non è dato per farlo….consapevoli di questo per la salita sulla montagna russa…consapevoli di costruirsi un personaggio….noi nella nostra mente….poi sta a noi distaccarsi un attimo e renderlo reale…