Il controllo dell’escort sulla propria mente.
Entrare dentro la mente di una persona è una cosa molto difficile, direi quasi impossibile. Eppure si riesce ad apprezzare una persone nelle sue innumerevoli istanze psichiche che ci mostra, semplicemente mettendosi in relazione. Si parla, ci si conosce, si comincia ad assaggiare questa personalità, qualunque essa sia, un uomo, una donna, un amante… un escort.
Che tipo di personalità possono avere gli escort? Come è strutturata la loro mente? Che dominio hanno sui propri sentimenti ed emozioni? Quanto vengono trasformati da questo lavoro o quanto loro riescono a trasformare il lavoro a propria immagine e somiglianza?
Il mondo dell’escort è un mondo di luci abbaglianti, di regole labili che si definiscono e ridefiniscono da situazione a situazione. È un contesto fortemente destrutturante, come se le sue basi fossero costruite sulle sabbie mobili. Si può vendere un’esperienza emotiva ed erotica e non essere coinvolti da tutto ciò? Come impedire che facendo sesso a pagamento con una persona non si doni qualcosa di sé, cambiando entrambi di conseguenza? Come si fa a non rimanere incastrati nei meandri dell’affettività?
Il controllo dell’escort sulla propria mente
Tutto questo ha a che fare con le costruzioni della propria personalità. La conoscenza della propria anima, l’accettazione del proprio lato oscuro. Conoscere bene le proprie emozioni, sentimenti e saperli manovrare e gestire in base alla situazione. La cosa più difficile è proprio tenerli a bada e sotto controllo senza essere coinvolti non solo dalla persona con cui ci si mette in relazione, ma anche su tutti gli aspetti satelliti di questo lavoro. La chiave di lettura è quella in qui si deve essere i padroni del proprio alter-ego e non il contrario. Il mondo del sesso a pagamento è un ambiente in cui le dinamiche psichiche subiscono impatti molto violenti e vengono perennemente ridimensionate.
Ma torniamo alle domande originali. Per poter rispondere dobbiamo iniziare con un concetto basilare psicologico come è quello di Sé. Il sé rappresenta l’insieme di elementi a cui una persona fa riferimento per descrivere se stessa nei diversi ambiti della vita, sociali, emotivi, relazionali, lavorativi, di appartenenza e cosi via. Il nostro senso di sé si costruisce sia dai nostri pensieri, sia dai pensieri che gli altri riflettono e hanno su noi. Non deve essere facile per una persona che fa l’escort mantenere sempre un’autostima alta di sé, in quanto fa un lavoro altamente stigmatizzato, eppure l’autostima è l’ingrediente principale del sé e del proprio benessere psichico.
Il sé è collegato ad un altro concetto che è quella di personalità. La carta vincente è una personalità ben strutturata e “sana”. Una personalità ben strutturata deve essere flessibile nei comportamenti, tollerante alle frustrazioni, accettazioni dell’altro, empatia e capacità di adattamento. Una personalità del genere sembra capace di affrontare delle particolari avversità e situazioni insolite, ma grazie alla flessibilità riesce a costruire e ricostruire micromondi interiori per poter proteggere e solidificare la propria identità.
Il sesso a pagamento da la possibilità di costruire e creare maschere per essere il “prodotto” che la/il cliente vuole comprare. Nel costruire queste maschere si aggiunge sempre qualcosa di sé, a volte romantiche a volte trasgressive, ma che pescano sempre dal proprio Io interiore. Il rischio che si corre? Scambiare le maschere con la propria identità, confondere quello che sei con quello che fai. Solo in questo mondo la persona che fa l’escort lo può fare in modo più consapevole possibile, dove le emozioni che suscita e prova sono frutto di un contesto ben definito e delimitato nel tempo, e tutto quello che nasce finisce li.
Tutto questo si traduce in una sola parola: controllo. Saper controllare, governare e gestire le maschere e le proprie emozioni. In questo modo si mantiene il potere su questa vita, trasformando le maschere in strumenti di lavoro, colorandolo di volta in volta ogni magico momento con le emozioni che un escort sceglie di pescare dal profondo della sua anima.
(by Eridan Kellici – Psicologa)
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